D’altronde, Matteo è un calciatore di serie A, e “i calciatori di serie A gay non esistono”: lo dicono gli stadi, lo dice la stampa, lo dicono a volte persino certi allenatori. Poi, però, con l’inizio del nuovo anno, ecco arrivare Thiago. Il “fenomeno” Thiago, scoperto da uno scout nelle favelas brasiliane quand’era ancora un bambino e, poi, passato di squadra in squadra fino a giungere al Real Madrid, per approdare infine proprio in Italia, nella stessa società di Matteo.
Tra i due c’è subito intesa, qualche sguardo improvviso, un abbraccio prolungato più del solito, e quella passione comune per i videogiochi che li avvicina ulteriormente, permettendogli di vivere avventure che nell’esistenza di tutti i giorni gli sono negate, sia per l’ambiente che li circonda sia per le loro resistenze interiori. Fabio Canino scrive un romanzo che è sì un viaggio attraverso le ipocrisie del mondo del calcio, ma è soprattutto una struggente storia d’amore: com’è possibile che questo sentimento – che per molti è la cosa più semplice del mondo – per due persone come i protagonisti di questa storia possa rivelarsi tanto complicato? E alla fine riuscirà comunque a trovare la sua strada?